Surrealismo urbano 15 Gennaio 2013 – Pubblicato in: imperfezioni

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Gli edifici, le piazze, le strade della città in cui abitiamo. Siamo abituati a muoverci in questi spazi a testa bassa, districandoci in mezzo al traffico come se ogni elemento che incontriamo lungo il nostro cammino non fosse altro che un ostacolo, un elemento di disturbo da aggirare, superare o scavalcare. Ci spostiamo dal punto A al punto B come formichine in fila lungo la loro invisibile scia chimica disseminata di feromoni. Ma quello che ci lasciamo alle spalle, l’informe agglomerato caotico in cui ci spostiamo, spesso nasconde meraviglie che soltanto un occhio attento e ricettivo riesce a cogliere e ad apprezzare pienamente. Un occhio allenato a cercare la bellezza lì dove ormai l’abitudine ha deposto da tempo il suo pesante drappo di consuetudine e disincanto. Un velo di Maya che ci impedisce di apprezzare la bellezza del mondo che ci circonda.

L’occhio attento però non è tutto, a volte non basta. Alcune immagini germogliano solo grazie ad uno spirito vivace e ad una forte dose di fantasia.

 

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Lo ha capito molto bene l’artista polacco Tytus Brzozowski, che nei suoi acquerelli ritrae paesaggi urbani colorati e surrealisti in cui gioca con la prospettiva e la luce, le superfici, i volumi e il rapporto tra forma e funzione. Le sue città sono vive e vibranti, caotiche, provocatorie. L’artista riesce a catturarne l’essenza con incredibile virtuosismo. Città moderne in continuo mutamento, scorci urbani in cui si mischiano e si confondono stili e forme apparentemente in antitesi tra loro. Il tutto condito con un pizzico di arguzia e sottile ironia.

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Ma le città di Brzozowski sono anche paesaggi incantati, scenografie magiche e surreali in cui l’artista riversa il suo spirito stravagante. Pennellate sfumate e macchie di colore che danno forma a dettagli surrealisti che aiutano a guardare la città con occhi diversi. Pianoforti appesi a palloni aerostatici, enormi edifici a forma di teiere, grossi ragni pelosi che con le loro gambette rinsecchite si arrampicano sugli edifici storici della città, e poi case che si librano nell’aria come aquiloni, dadi, pescatori sui tetti, gabbiani dalle proporzioni gargantuesche. Il mondo immaginato da Brzozowski regala sguardi ricchi d’ironia e mistero.

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Brzozowski è un architetto e acquerellista di Varsavia, grande ammiratore della sua città natale. I suoi dipinti si ispirano alle dinamiche e ai colori della sua città, agli stili, alla difficile storia e alle spettacolari transizioni che l’hanno contraddistinta. Ma una componente essenziale della sua educazione artistica è stata il viaggio. Brzozowski ha viaggiato molto, in Europa e all’Estero e ha trascorso due anni in Finlandia, dove il clima rigido, la luce, l’architettura razionale e la gente modesta e amichevole hanno forgiato l’artista che è oggi. Dai suoi viaggi Brzozowski ha appreso le basi della natura: le luci, le ombre, le riflessioni, i colori, la prospettiva, e ha maturato una passione smisurata per la città, per le sue superfici, la sua atmosfera, la luce.

 

 I feel the same excitement while designing space to be useful and interesting for its users as while creating scenes in my watercolors. I’m a passionate of the city, it’s bustle and mood.

 

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Link di riferimento

Sito ufficiale

Tytus Brzozowski su facebook



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