Di cosa parliamo quando parliamo d’amore. 7 Agosto 2018 – Pubblicato in: imperfezioni

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Quando ero bambina il mio sogno era quello di diventare una fruttivendola.
Mia madre racconta questa cosa sempre con un moto di tenerezza perché quando mi chiedeva come mai avessi deciso proprio per quel lavoro, rispondevo che mi piacevano i colori della frutta e della verdura. E poi perché il fruttivendolo aveva sempre una tasca/marsupio allacciato in vita in cui metteva i soldi. Non so quanto questo potesse essere tenero, forse tende più al venale, ma non stiamo a girare intorno a certi sofismi. Ero bambina.
Poi è arrivato il momento della veterinaria, gli animali mi piacevano e mi piacciono tutt’ora. Solo che l’allergia ha decisamente influenzato la mia scelta…
Crescendo e guardando i miei fratelli, ho cercato sempre di imitarli e avvicinarmi al loro mondo. Uno dei due, il maggiore, era (ed è) bravissimo a disegnare. Lo faceva con una tale semplicità e una tale forza che mi ha sempre affascinata.
Ci sono!, mi son detta, voglio diventare un’artista! Voglio disegnare, dipingere, fare degli enormi murales!
Nemmeno questo ho fatto, alla fine, però il mondo dell’illustrazione mi ha sempre preso tantissimo.
Conosco persone che a disegnare son brave davvero, ma ce n’è una che più di tutte mi fa sentire un leggero pizzicorìo dietro il cuore. Questa persona è Fabio Magnasciutti, sconosciuto ai più, che lavora con Barta Edizioni, una piccola casa editrice toscana che pubblica quello che le piace. E devo dire che con Magnasciutti ci hanno preso in pieno.

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I disegni di Fabio tendono alla semplicità e all’imperfezione quasi totale, sembrano schizzi fatti a caso sulla tovaglietta di un’osteria. Colori scuri e parole nette, precise, senza sbavature (almeno nel significato).
I suoi disegni ti lasciano quel messaggio di consapevolezza mista a tristezza e presa di coscienza che non puoi non ricordartene più, in futuro. In alcuni momenti sorridi, in altri ti viene veramente da piangere (vuoi per sensibilità o perché quando si toccano certe corde, poi non ci si riprende più) ed è quello che mi è successo quando ho visto per la prima volta i suoi disegni dal vivo a Ferrara, anni fa.
L’ultima sua opera si chiama Noi, pubblicato sempre con Barta.
Scrive sulla sua pagina facebook

è uscito il mio nuovo libro con Barta, si intitola Noi
fino a poco tempo fa non sapeva di essere un libro
gliel’ho dovuto dire io, non so cosa credesse di essere
ora lo sa: è fatto di carta che forma pagine che contengono immagini che ospitano parole
racchiuse in una copertina
è un libro d’amore
la ragione delle ragioni

L’ho sfogliato e il cuore si è allargato tutto.

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C’è il titolo di un racconto di Raymond Carver che si chiama, appunto, “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” e sì, nel caso degli ultimi disegni di Fabio, secondo me niente potrebbe essere più azzeccato.

 

Sito ufficiale: FABIO MAGNASCIUTTI

All images © Fabio Magnasciutti



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