L’Observatoire de la lumière 22 Novembre 2017 – Pubblicato in: imperfezioni
L’ultima opera firmata dal noto artista francese Daniel Buren, intitolata L’Observatoire de la lumière, è un perfetto connubio tra colori, trasparenza e luce.
Un tentativo, provocatorio e incantevole, di aprire in forma temporanea un dialogo creativo con la ormai celebre architettura di Frank Ghery, che nella Fondazione Louis Vuitton (2014) – un complesso che sorge all’interno del Bois de Boulogne a Parigi, pensato come centro per l’arte, la musica ed altri eventi culturali – incarna follemente il desiderio di stimolare un insolito approccio percettivo nei suoi visitatori.
Nell’installazione di Daniel Buren, le 12 iconiche vele dell’imponente struttura di Ghery sono rivestite magistralmente dall’inconfondibile motivo a scacchiera che rappresenta il tema dominante delle sue opere sin dal 1970, un pretesto visivo che da sempre egli sfrutta per attirare l’attenzione sul contesto spaziale o architettonico prescelto.
Qui, le classiche stripes colorate di Buren tendono a puntare inequivocabilmente verso il basso, nella volontà di creare un sistema di verticalità in una struttura in cui lo sviluppo orizzontale è predominante. In un certo senso, tali strisce sono pensate come una serie di ancore spaziali concettuali.
Il pattern creato da Daniel Buren si compone di 3600 tessere in vetro realizzate in 13 diverse tonalità di colore, un incredibile effetto caleidoscopico di ombre e riflessi cromatici che cambia il suo aspetto nell’alternarsi delle ore e delle stagioni.
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