Il popolo di pietra 9 Luglio 2014 – Pubblicato in: imperfezioni

underwater sculpture Personalmente, non ho mai creduto alle teorie catastrofiste riguardanti le condizioni ambientali  del nostro pianeta. Qualche volta,  piuttosto, preferisco fare spazio a scenari futuri meno prevedibili, e in un’atmosfera mentale rarefatta e un po’ naif pensare che… un sognatore ci salverà. Jason deCaires Taylor, ad esempio, è un uomo dalle molteplici identità, nella cui personale ricerca risuona l’eco delle eclettiche esperienze da lui vissute in passato. Cresciuto tra l’Asia e l’Europa, per anni ha potuto coltivare la passione per l’esplorazione di incantevoli luoghi naturali, trascorrendo molta parte della sua infanzia a immergersi tra le barriere coralline della Malaysia e sviluppando una profonda curiosità e un immenso rispetto per l’ecosistema oceanico. Il legame con l’oceano potrebbe essere considerato a tutti gli effetti il leit motiv della sua esistenza, anche se Jason ha saputo accogliere nella sua formazione personale influenze totalmente disgiunte da quel mondo, come l’interesse per l’arte e la scultura, traendo particolare ispirazione dalla land art e dalle opere di Christo, per la costante e irrinunciabile attenzione al rapporto con l’ambiente circostante.   jason decaires taylor process Per molti anni, Jason ha approfondito la sua esperienza come istruttore di immersioni subacquee in varie parti del globo, oltre ad acquisire eccellenti competenze nella fotografia subacquea e nozioni legate alla salvaguardia della biodiversità marina. È facile immaginare quale sia stata la sua reazione nell’apprendere, secondo quanto stimato dagli scienziati, che entro il 2050 i danni permanenti alle barriere coralline riguarderanno l’80% circa della loro estensione complessiva. Da quel momento, nella mente del giovane eco-scultore ha preso corpo un sogno bellissimo e ambizioso. Con l’aiuto di una equipe di biologi marini e sfruttando le ultime ricerche sulla creazione di habitat artificiali per incoraggiare la proliferazione di specie acquatiche, Jason è riuscito a collocare, sui fondali di alcune zone oceaniche particolarmente colpite dal degrado ambientale, una serie considerevole di sculture realizzate in materiali perfettamente biocompatibili e in grado di integrarsi con l’ecosistema del mondo sottomarino, a simboleggiare la possibile simbiosi tra uomo e natura. jason decaires taylor sculpteres Silenziosamente, tali sculture hanno iniziato a subire una lenta metamorfosi, attirando la presenza di alghe, coralli, spugne e un’infinità di altre specie marine, fino ad evolversi in vere e proprie barriere coralline artificiali di inestimabile valore ambientale e artistico. L’idea è quella di limitare il degrado delle barriere naturali dovuto al turismo subacqueo, rese enormemente fragili dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e dalla pesca indiscriminata di specie rare e coralli, spostando l’attenzione su una straordinaria installazione artistica annoverata tra alcune delle imperdibili mete turistiche mondiali. La percezione di tali sculture, infatti, è alterata dalla presenza dell’acqua che, oltre ad amplificarne le dimensioni del 25% e a farle apparire più vicine, ne modifica le caratteristiche cromatiche grazie agli effetti della rifrazione luminosa che cambia a seconda delle profondità e delle condizioni del mare.   jason decaires taylor Le angolazioni da cui è possibile ammirare le sculture sono molteplici e l’esperienza fisica cambia in modo imprevedibile poiché, immergendosi, è possibile fluttuare attorno alle opere per ammirarne le misteriose trasformazioni. Diverse sono le installazioni finora realizzate. La più affascinante è senz’altro The Silent Evolution (2010), una sorta di museo subacqueo permanente (MUSA) che annovera ormai quasi 500 figure antropomorfe in continua evoluzione, sommerso nei pressi di Cancun, al largo delle coste messicane. Chissà, forse anche l’origine dei sogni umani ha trovato un momentaneo rifugio laggiù, nelle profondità degli oceani che accolgono il popolo silenzioso di Jason deCaires Taylor, in attesa di evolversi lentamente e restituirci la capacità di non arrenderci alle difficoltà ed aprire con l’immaginazione uno spiraglio a inattese possibilità.

Sito ufficiale underwatersculpture.com

Photo credits Copyright © Jason deCaires Taylor



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