FERRAUGUSTO 15 Agosto 2021 – Pubblicato in: haiku
«E mo’ se riposamo!»
Così l’Imperatore Augusto istituì nel 18 a.C. le Feriae Augusti, ovvero “riposo di Augusto”, da cui deriva il termine Ferragosto.

L’antico Ferragosto era certo un’auto-promozione politica, di quelle strategie ancora adesso assai in voga tipo______________________(aggiungere a piacimento in base al proprio orientamento politico), ma aveva anche lo scopo di fornire un periodo di riposo necessario per ripijasse dalle grandi fatiche dei mesi precedenti. Esso andava infatti a collegare – i famosi “ponti che ancora oggi tanto amiamo – le già esistenti festività del mese: i Nemoralia in onore di Diana, protettrice degli animali selvatici, che si tenevano ovviamente all’altare del lago Nemi vicino ad Ariccia, patria della porchetta, e i Consualia, feste per celebrare la fine dei lavori agricoli.
E per festeggiare, via di corse di cavalli, muli, asini e buoi. Perché loro invece, poveretti, di fatica sul groppone non ne avevano abbastanza.
Queste antiche pratiche persistono ancora ad oggi, pari pari – così come il marketing politico -, a dimostrazione che in 2039 anni le cose non sono cambiate poi così tanto: c’è chi proclama, chi fa pochi giorni di ferie l’anno, e poi i somari che non fanno manco quelle.
Il Palio dell’Assunta a Siena il 16 agosto e il Palio degli Asini a Novagli di Montichiari sono solo due timidi esempi di questa immutabilità sociale. “Tradizioni”, dicono. “Sempre per il culo ci pigliano”, dicono altri.
Ma comunque, tante grazie Augusto, noi ce ne andiamo al mare!