COME TI CHIAMI? 5 Aprile 2023 – Pubblicato in: imperfezioni
Si sa: molti artisti, cantanti e attori hanno scelto di adottare un nome d’arte. Perché?
Perché il loro nome originale era difficile da pronunciare, o troppo lungo, o uguale a quello di qualche altra star più famosa o, ancora, perché “troppo straniero”. I casi sono tanti, tantissimi, e non starò qua ad elencarveli tutti che tanto li conoscete già e poi non è nemmeno così interessante.
Parlerò -brevemente- solo di un caso eclatante che fa da ombrello a tutti gli altri.
Siamo ad Hollywood, anni ‘40. L’aspirante attore Issur Danielovitch Demsky ha fame di fama: vuole sfondare, ma il produttore Guthrie McClintic gli fa capire che con quel nome da immigrato ebreo bielorusso non andrà da nessuna parte.
Nasce così il nome, il personaggio, il mito Kirk Douglas.
Quando poi, il 25 settembre 1944, Kirk mette al mondo un figlio, decide di chiamarlo Michael e di dargli il proprio nuovo finto cognome: eccovi Michael Douglas che, negli anni ‘60, inizia anche lui la propria carriera da attore.
Il caso vuole che il 5 settembre di sei anni più tardi nasca un “vero” Michael Douglas che, guarda un po’, vuole fare l’attore. Ma un produttore gli fa capire che con quel nome lì, uguale a quello di un attore già affermato, non andrà da nessuna parte. Nasce così Michael Keaton.
Nonostante questa storia sia bizzarra e divertente, il focus di questo articolo non riguarda i nomi d’arte e Michael Keaton. Quello di cui vi voglio parlare sono quegli artisti, cantanti, attori e aziende che, per una ragione o per l’altra, a un certo punto della loro carriera hanno deciso di cambiare nome.
Tralasciando i casi di conversione religiosa tipo quello di Cat Stevens, diventato poi Yusuf Islam, o del leggendario Cassius Clay/Mohammed Alì, il mondo dello spettacolo è costellato di repentini e inaspettati cambi di nome. Primo tra tutti è Prince, che a un certo punto, per fare un dispetto alla casa discografica con cui stava scazzando, ha detto «sai che c’è? Mo mi faccio chiamare Ƭ̵̬̊ »
«Come?»
«Ƭ̵̬̊ … il simbolo dell’amore. Impronunciabile.»
«Fai tu. A me Prince sembrava fico. Ed era persino il tuo nome vero!»
Oppure Sean Combs, che poi si è fatto chiamare Puff Daddy, poi Puffy, poi P. Diddy o Diddy e poi Love o Brother Love o anche B. Love gli andava bene. L’importante è che lo chiamassero.
E ancora:
- Snoop Dogg che torna da un viaggio in Jamaica e dice che è diventato Snoop Lion, poi dopo qualche mese gli scende la botta e torna a farsi chiamare come prima;
- Jay-Z sbrocca, pigia il caps lock e vuole che tutti lo chiamino JAY-Z («oh, ma guarda che è uguale, bro.» , «NON È VERO!»);
- Ke$ha bisticcia con lo Zio Sam e si trasforma in Kesha;
- i Jefferson Airplane pisciano fuori dal vaso e digevolvono in Jefferson Starship.
E poi c’è David Bowie, che però è un caso a parte. Ziggy Stardust, Aladdin Sane, Halloween Jack, The Thin White Duke e Nathan Adler non sono cambi di nome, sono suoi alter ego, perché è vero: David veniva davvero da un altro pianeta.
Se i cambi di nome di questi artisti possono risultare effettivamente un po’ bizzarri e fine a se stessi, diverso è quando il cambiamento riguarda il nome di aziende, punta dell’iceberg di quello che in marketing si chiama rebranding. Tipo?
Una marea di aziende!
British Petroleum nel 2000 diventa BP e si fa un logo tutto nuovo verde e giallo per far sembrare che sono green e che al pianeta ci tengono. Ma poi avviene l’esplosione mortale di una raffineria di petrolio in Texas nel 2005, la fuoriuscita di petrolio in Alaska nel 2006 e, naturalmente, la fuoriuscita di Deepwater Horizon nel 2010, che è stata la più grande e dannosa nella storia. Va beh, ci hanno provato dai. Anche perché c’è chi fa (quasi) peggio.
Blackwater è una compagnia militare privata che ha fatto un po’ di macello: nel 2006 un appaltatore della Blackwater si ubriaca e uccide una delle guardie del corpo del vicepresidente iracheno e nel 2007 la compagnia apre il fuoco a Baghdad, uccidendo 17 civili iracheni. Erik Prince (fratello dell’ex funzionario di Trump alla Casa Bianca Betsy DeVos) decide allora di dimettersi da amministratore delegato e la società cambia nome in Xe. Nel 2011 Xe viene acquisita e diventa Academi per poi diventare proprietà di una società ombrello chiamata Constellis Holdings.
Poi c’è Philip Morris che per scrostarsi di dosso l’immagine di vecchia azienda coi denti gialli e la voce graffiata dal catarro decide di diventare Altria e di investire in sigarette elettroniche, in ganja e in birra e così si trasforma nell’amico che chiami per primo quando organizzi una festa.
Andiamo avanti? Dopo. Ora voglio fare una piccola parentesi su altre cose che hanno cambiato nome, poi torniamo al naming e al rebranding aziendale, promesso.
- Mickey Mouse doveva chiamarsi Mortimer Mouse ma per fortuna alla Signora Disney faceva schifo.
- Back to the Future era un titolo che non piaceva a Sid Sheinberg, l’allora capo della Universal Picture, perché sosteneva che nessun film di successo avesse mai avuto la parola “futuro” nel titolo. Voleva chiamarlo Spaceman from Pluto (forse non aveva letto lo script).
- Prima dell’arrivo di Freddy Mercury i Queen si chiamavano Smile.
- Blue Ribbon Sport dice niente? No? Meglio Nike, vero?
- Pretty Woman inizialmente era 3000 Dollari. E sinceramente lo preferisco.
- «Ieri mi son fatto una *£°ç^!% su Stag Party Magazine». Effettivamente suona meglio «… su Playboy.»
Chiusa la parentesi leggera, spensierata e divertente, per chi ne ha voglia possiamo andare avanti con un tiepido e formale elenco di famosi rebranding. Per gli altri, quelli simpatici che hanno di meglio da fare -tipo immaginarsi un Mortimer Mouse from Pluto sulla prima pagina di Stag Party in compagnia di una signorina da 3000 dollari che durante l’atto canta tutto il Greatest Hits degli Smile -, ciao!
Se sei ancora qui è perché sei davvero interessato alla faccenda, quindi eccoti un elenchino di altri case studies di famosi rebranding:
- Google nasce da un progetto di ricerca dei due dottorandi della Stanford University Larry Page e Sergey Brin. Il suo primo nome è BackRub. In occasione di una sessione di brainstorming un loro amico suggerisce la parola googolplex, un termine per indicare un numero intero esprimibile con 1 seguito da un googol, ovvero cento zeri (10100). A Larry piace googol, e si convince. La cosa assurda è che il passaggio da googol a Google è uno sbaglio: Sean registra il dominio con un errore ortografico.
- AirBnB nasce come AirBed and Breakfast nel 2009, ma dopo pochi mesi i due fondatori Brian Chesky e Joe Gebbia capiscono che il nome era troppo lungo per funzionare e restare nella mente delle persone.
- Nel 1976 nasce Apple Computer Company e dopo neanche un anno diventa Apple Computer Inc. con il logo della mela morsicata in sfondo arcobaleno. Nel 2007, in occasione del Macworld Expo, Jobs annuncia di aver eliminato la parola Computer dal nome per riflettere al meglio il passaggio dell’azienda nel più largo campo dell’elettronica di consumo: i prodotti di punta Apple non sono più i computer.
- eBay viene lanciato il 3 settembre 1995 con il nome di AuctionWeb da Pierre Omidyar come parte di un suo sito personale. Due anni più tardi Pierre cerca di cambiare il nome dell’azienda in Echo Bay, ma il dominio era già stato registrato da una società di miniere d’oro. Nasce così la formula contratta eBay.
- Nel 1965 Fred DeLuca chiede al suo amico Peter Buck un prestito per aprire a Bridgeport, in Connecticut, un chiosco dei panini: il Pete’s Super Submarines. Il nome deriva dal Submarine sandwich, un panino molto famoso all’epoca. Il chiosco ottiene subito un ottimo successo e così l’anno seguente formano Doctor’s Associates Inc. Il nome viene dal fatto che DeLuca vende panini per pagarsi gli studi in medicina e Buck aveva un dottorato in fisica. Nel 1968 cambiano il nome dell’azienda in Subway.
- È il 1897 quando Caleb Bradham, farmacista del Nord Carolina, crea una bevanda a base di cola dissetante e digestiva chiamata Brad’s Drink. Un anno dopo il prodotto viene ribattezzato Pepsi-Cola. L’azienda viene fondata nel 1902 quando la bevanda era ormai popolare.
- Accenture è la multinazionale di consulenza aziendale più grande al mondo ed è uno dei casi più famosi di rebranding. L’azienda nasce nel 1989 come Andersen Consulting ma, a causa del suo ruolo nello scandalo Enron negli Stati Uniti, il 1° gennaio 2001 diventa Accenture, con una piano di rebranding da 100 milioni di dollari.
- La Research in Motion Limited viene fondata nel 1984 da Mike Lazaridis e Douglas Fregin in Canada. A un certo punto lanciano sul mercato il cellulare BlackBerry, che segna il futuro dell’azienda diventandone il cavallo di battaglia, tanto che dal 30 gennaio 2013, in occasione della versione 10 del telefono cellulare, l’azienda decide di assumere il nome del suo prodotto più famoso.
- l 7 maggio 1946 l’ingegnere Masaru Ibuka e il fisico Akio Morita fondano la Tokyo Tsushin Kogyo K.K., azienda produttrice di apparecchi radio. Durante una visita negli Stati Uniti, Morita capisce che gli americani non riescono a pronunciare questo nome e così, per un breve periodo, i due soci optano per Tokyo Teletech, finché non scoprono che c’è già un’azienda americana con quel nome. Nel 1955 viene introdotto il nome Sony, diventato ufficiale nel 1958. Il nome è un incrocio tra il latino sonus, suono, e l’inglese sunny: in Giappone l’espressione colloquiale sonny boys viene utilizzata per indicare giovani menti brillanti destinate ad avere un’ottima carriera.
- Firefox è un browser open source realizzato nel 2002 dalla Mozilla Foundation. Il primo nome scelto per la realizzazione del browser nel 2002 è Phoenix. Il nome però è in conflitto con Phoenix Technologies, azienda americana di software, e così si pensa a Firebird, ma anche questo nome era già prenotato. I nomi delle bestie di fuoco suono quasi finiti: rimane solo Firefox.
- FedEx Corporation viene fondata nel 1971 col nome Federal Express da uno studente della Yale University, Frederick W. Smith. L’azienda diventa subito famosissima negli Stati Uniti e viene chiamata con l’abbreviazione FedEx, nome che viene ufficialmente adottato nel 2000 attraverso un rebranding di tutte le sussidiarie.
- Il 16 giugno 1911, Charles Flint fonde quattro aziende: Tabulating Machine Company, International Time Recording Company, Computing Scale Company of America e Bundy Manufacturing Company. Da questa fusione nasce la Computing-Tabulating-Recording Corporation (CTR) che vendono o da anno in leasing macchinari come scale commerciali, registratori industriali, affilatrici, tabulatori. Il direttore Thomas J. Watson, odia quel nome lungo e pieno di trattini e così decide di cambiarlo con un nome già utilizzato dal 1917 per una sussidiaria canadese: International Business Machines (IBM), ufficializzato il 14 febbraio 1924.
- L’azienda LG viene fondata con il nome Lucky Chemical Industrial Corp. nel 1947 da In-hwoi Koo. Dieci anni dopo diventa Lucky GoldStar Inc. per poi, nel 1995, passare all’acronimo LG, più adatto al mercato mondiale.
- La Marafuku Company nasce dalla mente di Fusajiro Yamauchi il 23 settembre 1889 per la creazione di carte da gioco. Nel 1949 il successo delle carte porta l’azienda ad adottare il nome Nintendo Playing Card Company. Nel 1963 l’azienda comincia ad espandersi cambiando il proprio nome in Nintendo, il cui significato è “lasciare la sorta al cielo”.
- Kōnosuke Matsushita fonda nel 1918 la Matsushita Electric Industrial Co. per la vendita di prese elettriche duplex. Nel corso degli anni l’azienda lancia diversi prodotti sotto diversi marchi tra cui, nel 1961, il brand Panasonic per la vendita di apparecchi televisivi negli Stati Uniti. Data il successo, l’azienda cambia il proprio nome in Panasonic Corporation.
- PayPal nasce all’interno dell’azienda Confinity nel 1998, società specializzata in software di sicurezza per dispositivi portatili. Nel 2000 l’azienda si fonde con X.com, compagnia online di servizi bancari con a capo Elon Musk. A ottobre 2000 Peter Thiel, uno dei fondatori di Confinity, diventa CEO di X.com al posto di Musk e nel 2001 decide di cambiare il nome dell’azienda in PayPal.
- Il 31 marzo 1971 tre universitari fondano a Seattle il primo Starbucks Coffee, Tea and Spice, nome ispirato al primo ufficiale di coperta nel romanzo di Herman Melville Moby Dick. A quei tempi il negozio vendeva solo i chicchi di caffè interi e non bevande. Dopo aver lasciato l’azienda e aver fatto un viaggio in Italia, nel 1985 Howard Schultz crea Il Giornale, un bar dallo stile italiano dove vengono vendute bevande a base di caffè con i chicchi di caffè dell’azienda Starbucks. Quando nel 1987 Il Giornale acquista l’azienda Starbucks Coffee, Tea and Spice, Schultz decide di mantenere il nome originario Starbucks.
- La storia di Yahoo! inizia nel gennaio 1994 come semplice pagina web dal nome Jerry and David’s Guide to the World Wide Web. Jerry Yang e David Filo erano all’epoca due studenti di ingegneria elettronica alla Stanford University. Ad aprile 1994 la guida viene ribattezzata Yahoo!, acronimo inverso per Yet Another Hierarchically Organized Oracle o Yet Another Hierarchical Officious Oracle. Il punto esclamativo è stato aggiunto perché esisteva già una salsa barbecue dal nome yahoo.