La natura preistorica schiaccia il brutalismo 14 Gennaio 2021 – Pubblicato in: haiku

Nel quartiere romano di Vigne Nuove è in atto un progetto di rigenerazione urbana, a curarlo è l’Associazione Eco dell’Arte. Protagonista della riqualificazione la sede della ASL che si occupa di minori in difficoltà o con disturbi neurologici, psichiatrici, neuropsicologici. “Eco dell’Arte” da tempo progetta e realizza iniziative che vogliono valorizzare e incrementare la conoscenza dell’arte e dei beni culturali. Laboratori, incontri e attività didattiche concepiti per tutti, dai bambini agli adulti, per rendere l’arte accessibile e fruibile a tutti . 

Il progetto “Another World. Arte in città per immaginare il futuro” vuole colorare e portare l’arte di strada nelle pareti dell’edificio. L’intento di “Another World” è dare una prospettiva diversa nel percepire il reale attraverso l’arte, che diventa non solo da ammirare ma da vivere e sperimentare. Gli spazi pubblici a disposizione di tutti diventano fruibili grazie ad una nuova narrazione, che si serve dei colori e delle tecniche artistiche per donargli un’atmosfera positiva e stimolante. 

Il progetto, patrocinato dalla ASL Roma 1 e dal III Municipio, in collaborazione con Ater Roma proprietario dell’immobile, che sta provvedendo alla pulitura preliminare delle pareti, è promosso e realizzato da Eco dell’arte e curato da Elena Paloscia. Sostengono il progetto A.N.SVI Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo, Laboratorio apprendimento e collaborano le Associazioni A.I.F.A. Lazio – odv – AIFA Lazio odv – Associazione Italiana Famiglie Adhd, CSV Centro di servizi per il Volontariato.

Il primo intervento, in totale saranno tre, è stato affidato allo street artist Gola Hundun. L’artista, per la prima volta a Roma, ha realizzato l’opera “Canto d’Antro” sulle pareti della scalinata esterna di accesso e nell’area porticata antistante l’ingresso. Lo spazio, articolato e complesso, è stato totalmente reinterpretato da Gola Hundun che lo ha trasformato in una odierna grotta preistorica con tanto di graffiti. 

L’opera esternamente ha degli elementi vegetali che si scontrano con la facciata brutalista, è una cascata di edera che invita a varcare la soglia. All’interno la sala d’attesa presenta uno spazio immersivo che porta alla scoperta di colori e suoni della natura dove vi abitano rare specie vegetali preistoriche. Ogni elemento architettonico è stato trasformato dalla pittura, che con diverse tonalità di verde fa emergere animali differenti che rispecchiano le differenti personalità. 

La realizzazione della pittura parietale ha visto il coinvolgimento dei desideri dei bambini e adolescenti che frequentano quotidianamente il posto. Interessante è stato lo spunto dato dalle terapiste che seguono i giovani pazienti, partendo da un lavoro sul tema dell’identità. Questo tema è stato elaborato in chiave simbolica anche grazie alle figure di animali che erano in divenire sulle pareti. 

Il colore e l’arte si rivelano sempre portatori di ottimismo quando entrano dentro edifici che sono stati concepiti inizialmente come grigi e seri a causa del tipo di architettura ma anche del loro scopo. 



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