Oltre l’arcobaleno 22 Aprile 2014 – Pubblicato in: imperfezioni

 your rainbow panorama olafur eliasson

Nell’indimenticabile trasposizione cinematografica del Mago di Oz, la piccola Dorothy e l’inseparabile Totò si concedevano una malinconica fuga dopo essere stati sgridati per l’ennesima volta dalla zia Emma e, sulla via che li allontanava da casa, la bimba iniziava a chiedersi se potesse davvero esistere un posto dove non cacciarsi nei guai: forse un posto oltre l’arcobaleno dove i sogni impossibili potevano tramutarsi in realtà.

Non credo che il suo dubbio sia mai stato risolto, ma ammirando Your Rainbow Panorama – installazione permanente di Olafur Eliasson (Copenaghen, 1967), artista danese nato da famiglia islandese – si ha quasi la sensazione che attraverso la sua ricerca egli abbia in qualche modo voluto offrire a tutti la possibilità di rispondere al quesito di Dorothy, rimasto purtroppo sospeso nel tempo della nostra infanzia.

your rainbow panorama_olafur_eliassonSimilmente sospesa nel cielo della città danese di Aarhus, anche la struttura ad anello di Eliasson sembra fluttuare nel tempo come quell’ingenua domanda, nell’incantevole tentativo di rendere tangibile il sognante spettro cromatico di un arcobaleno: la stessa meravigliosa e primigenia sequenza di sfumature che fin da bambini attendevamo ansiosamente di scorgere dopo un violento temporale, restando a scrutare le nuvole con il naso all’insù.

L’intrigante progetto di Eliasson tende a dissolvere i rigidi confini che distanziano l’arte contemporanea dall’architettura, ponendosi come indispensabile elemento di dialogo tra il preesistente edificio cubico progettato per ospitare gli spazi dell’ARoS Aarhus Kunstmuseum e il tessuto urbano circostante lambito dalla baia attigua.

your rainbow panoramaL’idea del percorso panoramico si snoda lungo una scenografica struttura anulare in vetro colorato lunga 150 metri e larga 3, appoggiata su 12 colonne che la sospendono al di sopra dello spazio ricreativo ricavato sul tetto del museo e capace di accogliere circa 300 visitatori, a 50 metri d’altezza sul livello stradale.

All’interno dei pannelli in vetro laminato che ne compongono l’involucro sono inclusi 6 differenti strati che permettono di ottenere gradualmente le sfumature di colore desiderate.

Ne scaturisce uno spazio poetico e leggero, il cui obiettivo è quello di eliminare virtualmente la separazione tra interno ed esterno, creando un ambiente che rende incerti i confini fisici entro cui i visitatori sono invitati a muoversi: nell’avvolgente e psichedelica atmosfera arcobaleno così ottenuta, la percezione della città che si stende ai loro piedi risulta misteriosamente alterata producendo differenti impressioni individuali.

your rainbow panorama eliassonYour Rainbow Panorama è decisamente rappresentativo della complessa ricerca dell’artista danese, i cui precedenti e affascinanti tentativi di fusione tra arte e design architettonico si configurano allo stesso modo come interventi contemplativi che analizzano la relazione tra il corpo e l’ambiente circostante, il più delle volte giocando con la geometria delle forme, l’alterazione delle condizioni atmosferiche interne alle installazioni e l’uso del colore.

In realtà, l’opera di Eliasson nasce in risposta alla necessità di completare l’idea del progetto museale sottostante: l’edificio preesistente, infatti, si ispira ai criteri della Divina Commedia dantesca, ospitando al piano interrato la mostra 9 Rooms (Inferno) e procedendo verso l’alto con una serie di gallerie e di opere d’arte in esse esposte (Purgatorio) per poi culminare all’esterno dell’edificio con l’arcobaleno paradisiaco, simbolo di estrema perfezione.

Al crepuscolo, Your Rainbow Panorama si accende internamente di una luce soffusa e, nel cielo notturno, appare come un gigantesco anello policromo fluttuante sulla città.

your rainbow panorama_olafur eliassonEssendo individuabile da notevole distanza, l’installazione agisce inoltre da bussola di orientamento per il territorio circostante, poiché rende possibile dedurre dove ci si trova a seconda dei colori visibili in quella determinata porzione urbana.

Non c’è nulla da temere dunque: se una volta arrampicatasi sull’arcobaleno la piccola Dorothy non riuscisse a scorgere il luogo fiabesco dove i sogni diventano reali, quanto meno sarà certamente in grado di ritrovare da sola la rassicurante strada di casa.

Sito ufficiale

www.olafureliasson.net

Photo credits

Copyright © Studio Olafur Eliasson



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