Metamorfosi cromatica 27 Maggio 2013 – Pubblicato in: imperfezioni

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Quando ci troviamo ad osservare un’opera d’arte spesso ci scopriamo a domandarci quale sia il fine ultimo di tutto ciò, quale sia, in altre parole, lo scopo dell’arte. Hegel sosteneva che l’arte fosse essenzialmente una questione di mediazione tra spirito e materia, pensiero e sensibilità. Secondo Tolstoj, invece, la vera arte era quella che riusciva a contagiare, quella, cioè, in grado di suscitare un sentimento di gioia, espressione della comunione spirituale tra l’artista e i suoi spettatori. Ma come fare a flettere le corde giuste? Come innescare questo meccanismo inconscio e quasi magico?

Il duo di artisti/designer Carnovsky ha scelto di provarci sperimentando con l’interazione tra luci, colori e superfici. Paesaggi onirici che si trasformano e mutano ridefinendo gli spazi. Metamorfosi continue che disorientano e stupiscono, immergendo lo spettatore in atmosfere magiche che esplorano le dimensioni nascoste dentro le superfici.

Il lavoro di Carnovky è difficile da spiegare a parole, e anche fotograficamente non riesce a trasmettere perfettamente le sensazioni che vorrebbe comunicare. Se si vuole assaporarne davvero lo spirito bisogna trovarsi immersi in quegli spazi, tra quelle pareti colorate e cangianti dove le immagini mutano e si trasformano sotto i propri occhi rivelando alchimie visive sorprendenti ed effimere.

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La tecnica usata da Carnovsky consiste nel sovrapporre tre differenti immagini realizzate nei colori primari, “attivate” alternativamente dalla continua alternanza di luci colorate. I diversi filtri rivelano uno dopo l’altro i livelli nascosti che compongono l’immagine dando vita a mondi visivi mutevoli ed estranianti.

RGB sta per Red, Green, and Blue perché rosso, verde e blu sono i colori dei filtri che servono a rivelare le immagini di cui è fatto un disegno RGB. I tre filtri però funzionano in maniera diversa. Il rosso fa emergere uno dei mondi nella maniera più chiara e netta, nascondendo gli altri due; è come essere completamente svegli. Il blu invece rivela il mondo che è più nel profondo, qualcosa che non si può percepire alla luce del giorno, è quello più correlato con l’onirico e forse con l’inconscio. È infatti il nostro preferito perché emerge in modo così non chiaro, non definitivo: è sempre un po’ sfuggente e bisogna veramente concentrarsi, avvicinarsi con attenzione per percepire quello che cerca di emergere.

 

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Si è conclusa da poco al Fuorisalone 2013 la mostra RGB Fabulous Landscape del duo Carnovsky, formato da Silvia Quintanilla e Francesco Rugi. La mostra era articolata su tre livelli spaziali e semantici. Nel cortile porticato veniva presentata per la prima volta la serie Atmospherics: due grandi semicerchi ricoperti di stampe che, illuminati da luci RGB, davano vita all’alternanza di albe, tramonti e tempeste.
Al piano terra, proseguendo la visita, ci si trovava immersi in una foresta incantata che lentamente lasciava il posto ad un paesaggio architettonico e infine ad una scena dal sapore mitologico.
Concludevano la mostra i grandi paraventi in legno laccato al piano superiore. Grandi pannelli con stampe di antiche incisioni di animali e raffigurazioni anatomiche.

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Ma il progetto “RGB” non si conclude qui. Le sperimentazioni di Carnovsky sono andate oltre il mero concetto di wallpaper.

RGB è un progetto sulla superficie, sulla pelle delle cose, quindi virtualmente è qualcosa che si può applicare a moltissimi oggetti. Sin da quando abbiamo iniziato abbiamo voluto vederlo indossato e perciò abbiamo voluto tradurre i disegni e i principi di RGB in un’altra applicazione e in un altro materiale. Abbiamo pensato al foulard perché dal nostro punto di vista non è tanto e solo un accessorio di moda quanto una sorta di immagine, o quadro, o stampa che può esser indossata e interagire con la persona a seconda del modo in cui viene portata. Volevamo che fosse fluttuante, morbido e leggero e in effetti è stato molto interessante lavorare per la prima volta con un materiale come la seta che distorce e crea nuovi disegni che interagisce anche con l’atmosfera e con la persona, aggiungendo un nuovo significato attraverso il movimento e le trasparenze.

Link di riferimento

Sito ufficiale



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