DO NOT TOUCH! 16 Maggio 2013 – Pubblicato in: imperfezioni

do not touch

Migliaia di puntatori si muovono in un flusso uniforme. Un’esperienza interattiva nata da un movimento di un oggetto di uso comune. Quasi un moto migratorio. 

Do Not Touch è il titolo di questo particolare esperimento dello studio Moniker di Amsterdam.

I fondatori, Luna Maurer, Jonathan Puckey e Roel Wouters hanno realizzato questo video interattivo per la band “light light” come secondo progetto di una serie iniziata con “pointer pointer“, nata per celebrare “l’imminente (pare) fine dell’umile puntatore del mouse” a causa delle tecnologie touch.

 

After 50 years of pointing and clicking, we are celebrating the nearing end of the computer cursor with a music video where all our cursors can be seen together for one last time.

 

L’utente è parte integrante dello sviluppo dei progetti che si espandono e crescono come piante, che si evolvono mostrando il loro aspetto organizzativo interno. L’obiettivo è quello di esplorare gli effetti sociali della tecnologia.

E’ difficile descrivere in maniera efficace l’effetto e le emozioni che si percepiscono durante l’interazione con questo progetto: curiosità e divertimento si alternano nelle scie migratorie dei puntatori  impressi sullo schermo.

Un avvertimento iniziale informa l’utente che i movimenti del cursori verranno registrati; istruzioni precise di comportamento compaiono sulle immagini, ma ciascuno è ovviamente libero di muovere il proprio mouse secondo la propria volontà e il risultato ne è la prova!

donottouch.org

Sullo sfondo, nuvole di cursori dei visitatori che precedentemente hanno seguito le stesse indicazioni/istruzioni, si muovono creando uno splendido flusso, passando da interazioni con semplici elementi grafici per arrivare ad altre più complesse.

 

Riguardo gli aspetti più tecnici e lo sviluppo del backend, Jonathan spiega che ogni ora una nuova istanza di Node.js effettua il download degli ultimi dati dei cursori dai server Amazon S3 per poi integrarli in un un database LevelDB .

I dati cursore vengono poi mescolati sui fotogrammi video musicali e compilati in un file video utilizzando FFMPEG.

Ad un’attenta osservazione si vedranno quattro diversi tipi di cursori: Mac, Windows XP e Windows 7. Un cursore di Ubuntu è stata scelta per rappresentare gli utenti Linux.

do not touch

Cosa ne sarà del loro progetto? saranno gli utenti a dare la risposta.

 

As always, we do not know what will happen with this project. Will people care? Will they follow our instructions? Will patterns emerge which we had not predicted? How many cursors will be too many? A thousand? Ten thousand? Fifty thousand?

 

Il consiglio è di provarlo subito su donottouch.org !!!

 

Link al progetto

donottouch.org

 

Image Credits

©Studio Moniker



« Metamorfosi cromatica
La sospensione del tempo »