Plasmare l’effimero 5 Agosto 2012 – Pubblicato in: imperfezioni

Membrane bianche e traslucide, perforate da una sequenza aritmica di aperture circolari e colorate simili alle ventose di un tentacolo. Lo Shooting Venue delle Olimpiadi 2012 di Londra è la realizzazione temporanea dal design intelligente ed eco-compatibile firmata Magma Architecture.

 

Uno dei problemi di fondo dei Giochi Olimpici, si sa, è quello della temporaneità delle infrastrutture richieste per ospitare gli eventi previsti dalla manifestazione. Alcune delle quali non sempre riutilizzabili in tempi successivi.

Nel caso di Londra, le scelte per l’organizzazione edilizia degli insediamenti olimpici e la riqualificazione del tessuto urbano esistente sono state fortemente influenzate da una crisi economica che ha indebolito l’apporto delle risorse provenienti dagli sponsor privati.

La richiesta, da parte degli organizzatori, è stata pertanto quella di creare un nuovo modello di intervento eco-responsabile all’insegna della sostenibilità ambientale.

Ne è scaturito un paesaggio olimpico diverso dal solito, costituito da una serie di architetture permanenti – progettate pensando alle esigenze future della città – affiancate da una serie di strutture temporanee che potranno essere riciclate e dislocate altrove, terminati gli eventi in programma.

 

L’Olympic Shooting Venue dello studio berlinese Magma Architecture appare una delle proposte più emblematiche e versatili di questa edizione dei Giochi. Attualmente situato nel distretto di Woolwich, potrà essere smantellato, riciclato e, con tutta probabilità, ricollocato per i Commonwealth Games di Glasgow nel 2014.

Il complesso consta di tre tensostrutture, ciascuna di differenti dimensioni in base alla tipologia di competizione che vi si disputa. L’estetica del design complessivo scaturisce da alcuni fattori chiave determinanti: ovvero la precisione, la sostenibilità e il carattere ludico degli eventi.

Offrire agli specialisti del Tiro a Segno la possibilità di esercitare la massima precisione e consentire al pubblico dei Giochi di apprezzarla al meglio, sono stati i due obiettivi che hanno determinato la geometria dei volumi interni. Questa duplicità funzionale è leggibile nella presenza di due parti chiaramente differenziate ma vincolate visualmente: lo spazio basso del campo da tiro e le gradinate contenute, al contrario, entro un volume di altezza maggiore.

 

Il carattere effimero e temporaneo di queste architetture deriva dalla necessità di una soluzione eco-compatibile: tutti i pezzi che compongono la leggera struttura reticolare di sostegno sono modulari e perfettamente smontabili; i materiali sono completamente riciclabili; la particolare volumetria degli spazi interni ne favorisce la ventilazione e l’illuminazione naturale.

Un rivestimento bianco e traslucido in PVC, ottenuto tramite una membrana a doppia curvatura perforata con grandi aperture circolari dai colori caldi e vibranti, costituisce l’identità distintiva dell’intero complesso. Le gigantesche ventose sporgenti che animano esteriormente la facciata – simulando degli enormi fori di proiettile – svolgono in realtà una doppia funzione: alcune consentono l’accesso all’edificio, mentre altre permettono di generare un flusso d’aria all’interno dei padiglioni, fungendo al tempo stesso da lucernari.

 

Il linguaggio futuristico e ludico che dona un’apparenza fresca e disincantata allo Shooting Venue di Londra, sembrerebbe essere, infine, un omaggio ai progetti mai realizzati del gruppo Archigram, che negli anni 60 incuriosì l’Inghilterra e il mondo intero con le sue irriverenti proposte di edifici e città smontabili – un chiaro e scherzoso riferimento alle stravaganze linguistiche della pop-art.

 

 

 

Sito ufficiale

www.magmaarchitecture.com



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